Il sistema delle sanzioni amministrative tributarie è stato profondamente revisionato dal D.Lgs. N. 158 del 24.9.2015.
Le nuove disposizioni si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2017, ma la legge di stabilità ne prevede l’anticipazione a partire dal 1° gennaio 2016.
La riforma del sistema si fonda sostanzialmente sui seguenti principi:
- riduzione del carico sanzionatorio per le violazioni relative ad adempimenti (ad esempio, dichiarazioni) ;
- aggravamento delle sanzioni in ragione di comportamenti caratterizzati da particolare “pericolosità fiscale”;
- innovazioni nella parte generale della disciplina sanzionatoria, che incidono sulle modalità di determinazione della pena.
Principali novità riguardanti i criteri per determinare la sanzione:
- la sanzione può essere irrogata dagli enti impositori all’interno del c.d. “limite edittale”, quindi tra il minimo e il massimo indicato dalla norma. La sanzione in misura superiore al minimo va adeguatamente motivata;
- la sanzione può essere ridotta eccezionalmente sino alla metà del minimo laddove sussistono circostanze che la rendono sproporzionata rispetto al fatto commesso;
- la sanzione è aumentata sino alla metà nei confronti di chi, nei tre anni precedenti, ha commesso violazioni della stessa fattispecie, a meno che le stesse siano state oggetto di accertamento con adesione, mediazione o conciliazione giudiziale;
- il cumulo giuridico opera limitatamente alla singola imposta e alla singola annualità, riducendone così la sua portata applicativa.
Riforma sanzioni amministrative